GLOSSARIO DEL VINO GUSTO OLFATTIVO
Alcuni termini che troverete nella descrizione dei Vini:
Abboccato : vino con tendenza dolce, grazie al residuo zuccherino presente essendo stato rilasciato la fermentazione che lo trasforma in alcol.
Abbonimento : processo di pulitura delle botti per renderele adatte a contenere il vino.
Acerbo: vino che ha bisogno di affinamento, ancora sovrastato dall'acidità che dà una sgradevole sensazione di frutta acerba.
Acescenza: generatore da batteri acetici (acetobacter) responsabili della trasformazione dell'alcol etilico in acido acetico.
Acidificazione: procedimento che consiste nell'aggiungere acido tartarico ai mosti e ai vini.
Affinamento: fase finale del processo di maturazione del vino, in cui il nettare si arricchisce di caratteristiche premianti al naso e in bocca, che di norma lo rende più elegante e finito.
Amabile: attributo utilizzato per i vini che presentano al gusto una sensazione di dolcezza. Normalmente si tratta di vini il cui residuo zuccherino varia tra i 20 ei 50 g/l.
Ampelografia: deriva dalle parole greche "ampelos" (vite) e "grapho" (descrivo). Materia che studia la vite, identifica e classifica i vitigni sulla base delle diverse caratteristiche delle piante e della morfologia delle foglie e dei frutti.
Anidride solforosa: composto gassoso (diossido di zolfo) fondamentale nel processo produttivo del vino per le sue proprietà antimicrobiche e antiossidanti.
Antociani: sostanze vegetali artefici del colore del vino che beviamo.
Armonico: si dice di un vino in cui tutte le caratteristiche sono al massimo, si combinano in modo perfetto
Alcolico: si dice di un vino di cui si percepisce una forte sensazione alcolica
Acidità: è una sensazione legata alla presenza di acidi nel vino, che determinano un effetto tipico di freschezza gustativa
Acidulo: si dice di un vino in cui si avverte una forte e predominante sensazione di acidità
Ballon: ampio bicchiere panciuto e di stelo corto.
Barbatella: talea della vite già radicata e impiantabile nel vigneto.
Barrique: botte di rovere generalmente da 225 l utilizzata per affinare il vino.
Bordolese: forma di bottiglia caratterizzata da spalle accentuate, collo corto e corpo cilindrico.
Botrytis Cinerea: muffa responsabile del marciume degli acini, favorisce la concentrazione degli zuccheri in alcune varietà particolarmente adatte per produrre vini passiti o liquorosi.
Profumo: insieme delle sensazioni olfattive percepite di un vino durante la sua maturazione e invecchiamento.
Caldo: attributo usato in presenza di una decisa sensazione pseudocalorica. Si tratta in genere di vini strutturati e con buon grado alcolico (tra 12% vol. e 13,5& vol.).
Camicia: strato più o meno sulla parete o sul fondo della bottiglia contenente vino, causato dal deposito di sostanze presenti nel vino stesso.
Cappello: residui solidi delle uve, come i raspi, le bucce ei vinaccioli, che si concentrano in una massa schiumosa che galleggia sulla superficie del mosto durante la fermentazione.
Capsula: guaina che ricopre il tappo e l'imboccatura della bottiglia, con il duplice scopo di proteggere l'imboccatura da sostanze inquinanti e per conferire alla confezione un aspetto elegante.
Carente: vino in cui si avvertono pochissime sensazioni odorose o gusto-olfattive, quasi da non essere percepite all'olfatto.
Centrifugazione: tecnica che separa, grazie alla forza centrifuga prodotta, le particelle grossolane in sospensione dal vino.
Di corpo: si dice di un vino in cui si riscontra una buona struttura
Dolce: si dice di un vino in cui la sensazione di dolcezza è molto spiccata
Erbaceo: si usa per descrivere il profumo che ricorda quello di essenze vegetali come il bosco, l'erba, il fieno e altre ancora
Equilibrato: si dice di un vino in cui si riscontra un adeguato e piacevole proporzione tra sensazioni di durezza e morbidezza
Fermentazione malolattica: trasformazione dell'acido malico in acido lattico e anidride carbonica ad opera dei batteri
Floreale: si usa per descrivere il profumo di fiori. Le essenze riconosciute possono essere numerosi per esempio nei vini giovani si percepiscono profumi freschi di fiori bianchi e gialli, oppure rossi a seconda del colore del vino
Fine: si dice di un vino di qualità gusto olfattiva buona con un gusto finale elegante
Affresco: si dice di un vino in cui si percepisce una decisa sensazione di acidità
Fruttato: si usa per descrivere il profumo dei più svariati tipi di frutta, per esempio nei vini giovani si percepiscono profumi di frutti freschi a polpa bianca o gialla, esotici o agrumi. In quelli rossi a bacca rossa o nera, fragola ,ciliegia ecc.
Generoso: vino caratterizzato da un elevato grado alcolico e da gusto pieno.
Giovane. si dice di un vino che non presenta ancora un buon equilibrio gustativo
Intenso: si dice di un vino in cui il profumo è deciso e pronunciato
Leggero si dice di un vino di cui si percepisce una bassa percentuale alcolica
Maturo: dice di un vino che in e dall'età presenta un equilibrio un armonia ottimali
Minerale. riconduce a un vino con sensazioni odorose minerali e saline, come pietra, polvere da sparo, petrolio etc.
Morbido: si dice di un vino in cui si percepisce una decisa morbidezza, con una sensazione vellutata
Persistente: si dice di un vino in cui si avverte una persistenza gusto olfattive produce da un vino
Pieno: vino di corpo, di struttura ben equilibrato
Pronto: si dice di un vino dotato di un buon equilibrio
Rotondo: si dice di un vino che è liscio e gentile con moderata acidità
Robusto: si dice di un vino dotato di ottima struttura
Sapido: si dice di un vino in cui si percepisce una netta e gradevole sensazione minerale
Secco: si dice di un vino in cui non si percepisce nessuna sensazione di dolcezza
Spigoloso: si dice di un vino in cui non si percepisce alcuna sensazione di morbidezza, in genere si riscontra in vini poco strutturati
Speziato: riconduce a vini con sensazioni di spezie, cannella, pepe, vaniglia etc.
Tannico: si dice di un vino in cui si percepisce una netta sensazione di secchezza e ruvidità
Vinoso: si usa per descrivere un vino che ricorda la cantina il profumo di mosto
Vino Biodinamico:
I vini biodinamici sono coltivati con un tipo di coltivazione biologica che è stata sviluppata da Rudolf Steiner, un antroposofo austriaco, negli anni '20. Si basa su pratiche tradizionali in cui colture e animali occupano lo stesso spazio per promuovere la diversità degli ecosistemi naturali. L'enfasi è creare un ambiente autosufficiente che miri a prevenire le malattie invece di curarle e ad coltivare rispetto al calendario lunare. Sono nove i preparati naturali che vengono applicati alle viti con il sistema biodinamico. I preparati sono derivati da piante come ortica, achillea, camomilla, corteccia di quercia, tarassaco, equiseto, valeriana, minerali e concimi che vengono utilizzati per stimolare la vita microbica e potenziare il sistema immunitario delle piante oltre a migliorare la fertilità del suolo.
Vino biologico:
I vini biologici sono coltivati senza pesticidi o prodotti chimici in vigna. Molti vigneti coltivano uve in modo biologico ma non sono certificati a causa delle elevate tasse associate alla certificazione. Ci sono molti organismi di certificazione in tutto il mondo, ognuno con le proprie normative e standard che devono essere rispettati.
Vino Naturale:
I vini naturali sono vini che non utilizzano additivi o coadiuvanti tecnologici come zucchero, lieviti artificiali, solfiti eccessivi, coloranti o enzimi e le uve sono coltivate senza fertilizzanti o pesticidi in campo. Le uve possono anche essere coltivate biologicamente o biodinamicamente. Per noi un vino naturale è vino fatto di succo d'uva e poco altro.


